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Il progetto

Questo progetto nasce dall’esigenza di riconsegnare all’attenzione e alla riflessione dei cittadini di Zona 9, e in particolare i cittadini dei quartieri Isola; Dergano; Bovisa; Niguarda e Affori-Comasina, una parte rilevante e significativa della loro storia ā€œrecenteā€; della loro ā€œmemoriaā€.

In un periodo come questo, in cui i mutamenti sociali, le trasformazioni culturali, la crisi economica e le sue inevitabili ripercussioni sul tessuto sociale rischiano di minare la coesione e la stabilitĆ  di interi quartieri della nostra cittĆ , risulta necessario ricondurre l’attenzione di tutti a quei momenti storici salienti che hanno invece favorito e in qualche modo costituito un terreno fertile per la conquista di identitĆ  sociali, di comuni valori,  di un ā€œcomune sentireā€ in cui riconoscersi e per cui valga la pena progettare un possibile futuro condiviso.      

In un momento, tanto frenetico e incerto – dove pare inutile se non impossibile pensare con declinazioni al futuro – fermarsi per ricordare, per fare memoria di una ā€œstoriaā€ tragica come la guerra e la resistenza a forze terribili quali il nazismo e il fascismo, può risultare l’occasione non solo per ricollocare fatti e avvenimenti di quegli anni in una più precisa prospettiva storica, ma, e soprattutto, può diventare uno strumento culturale capace di ridefinire e riconfermare la nostra provenienza e dunque anche la nostra identitĆ  di cittadini.

Inoltre, proprio le cronache di quel periodo, le storie di quei nostri quartieri (Isola; Dergano; Bovisa; Niguarda; Affori-Comasina) parlano di una resistenza condivisa e praticata; di quartieri che hanno pagato, anche con sofferenze e pesanti contributi, il loro rifiuto e la loro lotta contro forze ostili allora imperanti; di cittadini che hanno voluto riconquistare prima la propria identitĆ , e di conseguenza la propria libertĆ .

Fare memoria, ricordarsi e far ricordare, significa allora ritrovare un possibile inizio comune; una storia che lega i cittadini tutti, vecchi e nuovi, ad un comune punto di partenza ad una possibile ā€œcomune origineā€ perchĆØ la storia non ci parla dal passato ma dal futuro…solo dobbiamo interpretarla insieme.

E’ in un contesto cosƬ frammentato e socialmente difficile, con memorie che si accavallano e si annullano, in cui identitĆ  e relazione sono termini poco praticati e in disuso, che si inserisce l’iniziativa che proponiamo in questo progetto: promuovere in Zona 9, nelle giornate del 24-25-26-27 Gennaio 2015 (in occasione del Girono della Memoria) un programma di iniziative culturali (teatro, musica, cinema, dibattiti, libri, testimonianze) dedicate al periodo più oscuro e drammatico del secolo scorso.

Il programma che presentiamo e che si svilupperĆ  nei giorni 24-25-26-27 gennaio 2015, ma che proseguirĆ  con alcune iniziative anche nei giorni 28-29-30-31 gennaio e 2 febbraio 2015 in occasione del Giorno della Memoria, ha l’obiettivo di promuovere una serie di iniziative pubbliche proposte durante le quattro giornate in diversi quartieri di Zona 9 a Milano: teatro, musica, cinema, libri, dibattiti, testimonianze, tutte dedicate ai temi del razzismo e della violenza etnica; dell’antisemitismo e dello sterminio degli ebrei, zingari, omosessuali, disabili durante la seconda guerra mondiale; della solidarietĆ  e della lotta resistente e antifascista nei quartieri di Zona 9 dal 1943 al 1945.

Un ulteriore obiettivo dell’iniziativa ĆØ quello di coinvolgere più soggetti attivi nei diversi quartieri (associazioni, scuole, librerie, biblioteche, teatri, istituzioni pubbliche) in uno sforzo culturale comune; in una presenza organizzativa condivisa, in una collaborazione reciproca: il programma prevede infatti la partecipazione di numerose realtĆ  associative, centri culturali, teatri della zona, scuole, istituzioni pubbliche locali e testimonianze dirette di quegli avvenimenti.

Infine, e terzo obiettivo, sarĆ  quello di coinvolgere il maggior numero di cittadini dei quartieri di diverse etĆ  e estrazione sociale: dai bambini (attraverso la realizzazione di iniziative studiate ad hoc) agli studenti (attraverso le scuole che saranno coinvolte); dal pubblico più generico a quanti partecipano più direttamente alla vita sociale dei quartieri, ma pure alle diverse comunitĆ  di cittadini stranieri (che contano ormai presenze rilevanti in alcuni quartieri della zona).   

Riteniamo che una simile iniziativa corale, oltre a focalizzare e trattare su più piani e con diversi linguaggi culturali fatti e temi tanto complessi quanto storicamente decisivi, possa rappresentare sia un’eccezionale occasione di mobilitazione e di riflessione per un’intera zona della nostra cittĆ  coinvolta e impegnata a ricostruire una memoria collettiva intorno ad un tragico periodo della nostra storia recente, sia uno stimolo per aprire un serio confronto sulla nostra più vicina attualitĆ  e sui nuovi fenomeni di trasformazione sociale  che vedono coinvolte le nostre cittĆ  e i nostri quartieri (si pensi per esempio ai fenomeni migratori che hanno cambiato in poco tempo intere zone urbane rendendole irriconoscibili.

I nuovi razzismi, le chiusure e il rifiuto delle diversitĆ , l’intolleranza e spesso il disprezzo per quelle ā€œdiversitĆ ā€ umane e culturali che ormai convivono con noi, nelle nostre strade e nei nostri palazzi, rappresentano oggi altrettanti fattori di una difficile ā€œconvivenzaā€ sociale e umana sempre meno coesa e resa sempre più fragile anche alla luce della profonda crisi economica che stiamo attraversando, al generale impoverimento di intere categorie sociali, ad una disoccupazione sempre più imponente.

Lo sforzo ĆØ dunque quello di coinvolgere tutti: cittadini, associazioni, istituzioni politiche e culturali, scuole e categorie sociali in un confronto aperto su un particolare momento della nostra storia per renderlo memoria collettiva anche delle nuove ā€œminoranzeā€, per imparare a leggere dal passato il nostro presente e, forse individuare un possibile futuro da condividere.

Gli obiettivi

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